Alla scoperta del mondo digitale

Guida per genitori stanchi di essere Boomer

Streamer, Influencer, fare un Tiktok, postare storie su Instagram, o ancora, fare le Kill su Fortnite.

Se ti sei mai soffermatə a chiederti che cosa vogliono dire questi termini e come funzionano questi mezzi, ti stai trovando sulla pagina giusta. In alcuni casi possono sembrare parole nonsense, eppure, per unə ragazzə assumono un significato ben preciso anche nello scambio con lз propriз amicз e con lз compagnз di classe.

Questi sono solo alcuni esempi dei termini che un genitore può trovarsi ad ascoltare relazionandosi con lз proprз figlз appartenente alla generazione Z o alla generazione Alpha. Il primo si riferisce a coloro che sono natз tra la metà degli anni ’90 e il 2012, mentre il secondo riguarda allз natз dopo il 2012.

Alcuni di questi termini sono diventati di uso comune su internet e nei mezzi di divulgazione di massa, ma non sempre vengono approfonditi e spiegati, lasciando chi li ascolta spesso interdettз o attorз passivз, senza che avvenga una reale comprensione del loro significato.

I telegiornali, a seconda della tendenza del periodo, esaltano o demonizzano i contenuti dei media digitali.

Possiamo ritrovarne un esempio nella posizione adottata dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nell’aprile del 2020, in piena pandemia, vedeva nei videogiochi uno degli strumenti principe per poter preservare i legami interpersonali e favorire la socializzazione tra lз adolescentз (Il Sole 24 Ore).

Esattamente due anni dopo nello speciale del TG1 andato in onda il 12 aprile 2022 è stato invece intervistato Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, componente della commissione istruzione al senato, giornalista e scrittore. In questa intervista il senatore, presentando il suo nuovo libro "Coca Web", affermava come videogiochi e web in generale vadano equiparati e trattati al pari delle dipendenze, senza però riportare, come avviene nel libro stesso, dati o studi scientifici che possano avvalorare tale tesi (YouTube).

Questa discordanza di notizie può generare preoccupazione nei sistemi educativi, che si trovano di volta in volta a dover correre ai ripari per arginare le situazioni. Ogni sistema educativo, compreso quello genitoriale, infatti, nel corso degli anni si è trovato a dover affrontare una sfida differente per quello che concerne l’educazione dellз bambinз e dellз adolescentз.

Sono convinto che essere formatз e informatз sugli strumenti che utilizzano lз proprз figlз, dato anche l’uso massivo dei dispositivi e la conseguente facilità di potersi connettere alla rete, diventi una necessità, proprio per poter meglio comprendere anche la propria posizione nei confronti degli stessi. Spesso sono lз figlз che risultano lз espertз di casa nell’utilizzo di un determinato dispositivo o di un’applicazione veicolandone la modalità di utilizzo.

Parliamo di strumenti che hanno una storia di almeno 50 anni, per quello che riguarda il panorama videoludico, e di 20 anni, per ciò che concerne i social network, e che nel tempo hanno avuto una continua evoluzione permettendo anche ai genitori di poter avere un controllo, attraverso il parental control, su ciò che lз proprз figlз guardano o giocano.

Applicativi con una maggiore facilità di utilizzo come Youtube possono rappresentare per lə propriə figliə un mezzo attraverso il quale ha la possibilità di seguire una videolezione, di ripassare di un argomento trattato a scuola, e allo stesso tempo può essere usato ludicamente per coltivare la propria curiosità e passione verso gli argomenti più disparati. Non tutti i contenuti possono essere adatti a ləi e l’utilizzo di determinate accortezze all’interno delle impostazioni del suo profilo online fa sì che non si imbatta in video inappropriati.

Ad esempio, siete a conoscenza che la stessa console di gioco che utilizza vostrə figliə è essa stessa un sistema aperto in grado di connetterlə tramite chat scritta e/o vocale anche con altrз utenti a ləi estranei? Lo stesso controller della Playstation 5, il Dualsense, ha un microfono integrato che non viene disattivato di default.

Capisco come possano sembrare solo dei giocattoli innocui o strumenti di difficile comprensione, quello che proveremo a fare insieme in questo spazio sarà tentare di analizzare i diversi mezzi digitali e alcuni dei videogiochi, tra i più giocati dallз ragazzз, nel tentativo di esplicitarne le funzioni che possono svolgere per loro e la motivazione che li spinge ad essere così ricercati. Questi temi saranno affrontanti nel tentativo di allineare il linguaggio in maniera più universale possibile e per facilitarne la comprensione anche a chi si definisce un analfabeta digitale o che viene definito dallз ragazzз stessi un “Boomer”, colui che è troppo anziano per capire, e fidatevi siamo più di quanti immaginate.

Spero di avervi incuriositз e che abbiate voglia di iniziare questo viaggio insieme nella speranza che possa esservi utile anche come pretesto o come mezzo per potervi avvicinare maggiormente allз vostrз figliз.

Lascio lo spazio nei commenti qui sotto se avete domande o ambiti specifici che vorreste approfondire per i nostri prossimi appuntamenti.

Dott. Andrea Sacchetti

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