Gli eSport

Quando la competizione diventa digitale

Agli inizi degli anni ‘70 all’università di Stanford si organizzò la prima competizione videoludica della storia, con i partecipanti che si sfidarono in un torneo di Spacewar!. I mezzi in quegli anni erano limitati e anche la divulgazione di questo tipo di competizione era difficoltosa ma, in questi cinquant’anni, di cose ne sono cambiate e ora gli eSport si preparano a sbarcare alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028 per affiancare le altre discipline sportive presenti.

Ma cosa si intende con questo termine?

Con il termine eSport, o sport elettronici, ci si riferisce all’attività di giocare ai videogiochi a livello competitivo. Gli incontri si svolgono secondo un’organizzazione a torneo, che prevede una sfida fra 2 o più persone (anche in team). Ci si affronta con lo scopo di superare l’avversario per ottenere il punteggio migliore o scalare una classifica.

Questo tipo di eventi possono svolgersi in forma puramente digitale, quindi Online, o in eventi organizzati dal vivo in stadi o arene. Ad esempio la finale dei mondiali 2022 di League of Legends, un gioco MOBA competitivo, si terrà presso il Chase Center di San Francisco in California, lo stadio che normalmente ospita le partite della lega NBA dei Golden State Warriors.

Foto scattata durante una competizione di Dota 2, un’altro titolo MOBA competitivo.

I generi di videogiochi utilizzati appartengono a varie categorie e possono basarsi su simulazioni di sport esistenti (sport based) o su videogames con regole proprie. I tornei e i campionati vengono organizzati sin dagli anni ’80 e sono sia di natura amatoriale che professionale, ma è quando un gioco sviluppa attorno a sé l’infrastruttura, l’organizzazione e l’impianto competitivo tipico dello sport, che si può iniziare a parlare di eSports.

Secondo un articolo della Gazzetta dello Sport di fine 2020 lз fan degli eSports in Italia sono stati 1.410.000 (in incremento del 20% rispetto all’anno precedente), di cui 466.000 ne sono consumatori su base quotidiana. Il bacino di pubblico è maggiormente maschile (il 58%) e hanno un’età compresa fra i 21 e i 40 anni.

Sempre secondo il quotidiano unə appassionatə di eSports dedica mediamente 6.5 ore alla settimana alla sua passione, con una crescita del 18% nel numero degli avid fan, coloro che vi investono più di 5 ore del proprio tempo.

Vi aspettavate che questo fenomeno fosse così presente anche in Italia? Vi è mai capitato di seguire una competizione anche insieme allз vostrз figlз?

Lascio lo spazio nei commenti qui sotto per ascoltare le vostre opinioni sull’argomento.


  Dott. Andrea Sacchetti

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