Adolescenza e compiti di sviluppo

Cosa fa l’adolescente per essere definitə tale?

Il seguente articolo non ha l’obiettivo di descrivere in modo esaustivo tutto ciò che fanno lз adolescentз dato che ogni persona ha delle caratteristiche peculiari e specifiche; tuttavia questo breve scritto potrà essere utile a comprendere il perché di alcuni comportamenti dellз ragazzз di questa fascia d’età e perché no, riconoscerci e sorridere al ricordo di come eravamo (per lз adultз) oppure sentirvi meno solз (per chi si trova oggi in questa fase di vita).

In un altro articolo già pubblicato (leggi qui), ho riportato che l’adolescente viene solitamente identificatə come unə giovane ragazzə che si trova ad attraversare un periodo molto particolare e delicato della sua vita, caratterizzato da una serie di cambiamenti che riguardano diversi aspetti della sua esistenza, dall’area fisica, cognitiva, sessuale ecc. All’oggi, nell’ambito di questa tematica, è stato compiuto un fondamentale passo in avanti definendo il periodo adolescenziale come un periodo di vita a sé stante per ciascun individuo ma che allo stesso tempo è sempre interrelato con ‘il prima e il dopo’;difatti è naturale e fisiologico che unə adolescente vada incontro a momenti di regressione che lə permettano di

 “poter prendere la rincorsa prima del salto” (Andolfi, Mascellani, 2010, p.26).

Una grande criticità di questa fase del ciclo vitale, che spiega i sopracitati momenti fisiologici di regressione, sta, da parte dellə ragazzə adolescente, nel riuscire a portare a termine alcuni “compiti di sviluppo” al fine di raggiungere quella maturità necessaria ad andare incontro alle fasi successive della vita. I compiti di sviluppo consistono nell’acquisizione di nuove conoscenze e abilità da parte della persona che risultano utili in un determinato periodo della vita (Cerutti, Carbone, Poli, 2004). Alcuni di questi compiti sono determinati biologicamente altri invece no; inoltre la loro natura è relativa alla cultura d’appartenenza del singolo; difatti ogni ragazzə sul cammino verso la risoluzione dei compiti incontra diverse difficoltà, e ciò è altresì dovuto anche alla forte complessità della società in cui vive. 

Una possibile classificazione dei compiti di sviluppo che potrebbero essere considerati universali dell’adolescenza sono:

  • Compiti di sviluppo riguardanti la pubertà e lo sviluppo sessuale;

  • Compiti di sviluppo riguardanti l’ampliamento dei propri interessi e relativi all’acquisizione di un pensiero più complesso;

  • Compiti di sviluppo riguardanti la riorganizzazione dell’identità (Palmonari, 1993).

Di conseguenza, il riuscire a portare a termine tutti questi compiti durante il periodo adolescenziale, fa sì che ci sia una completa rinegoziazione mentale della rappresentazione di sé stessə e delle modalità di relazionarsi con le altre persone (Andreassi, De Coro, 2002). 

Pertanto, alla luce di quanto scritto, vorrei sottolineare la difficoltà insita in questo periodo della vita che chiunque affronta: essere adolescente è un lavoro davvero faticoso, spesso ci si sente solз nell’affrontare nuove esperienze, e allo stesso tempo si vuole appartenere a qualcuno mantenendo una propria individualità… Per fare il ‘salto’ bisogna prendere una buona rincorsa, ma chi può dire qual è una buona rincorsa per diventare grandi?

E voi carз lettorз cosa ne pensate a riguardo? Spero rispondiate lasciando dei commenti nello spazio apposito.

Dott.ssa Emma Carrano.

Bibliografia

  • Andolfi, M., Mascellani, A. (2010). Storie di adolescenza:  Esperienze di terapia familiare, Milano: Raffaello Cortina.

  • Andreassi, S., De Coro, A. (2002). Fobie, ossessioni, disturbi d’ansia. In Manuale di Psicopatologia dell’Adolescenza, Milano: Cortina.

  • Cerutti, R., Carbone, P., Poli, R. (2004). Adolescenza e disagio, Roma: Kappa.

  • Palmonari, A. (1993). Identità, concetto di sé e compiti di sviluppo in Psicologia dell’Adolescenza, Bologna: Il Mulino.

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