L’Adolescenza può essere rischiosa?

Come interpretare alcuni ‘particolari’ comportamenti adolescenziali? 

Le parole Adolescenza e ‘periodo di rischio’ nella stessa frase potrebbero spaventare molti genitori e indurre a ragionamenti con conclusioni talvolta errate e precipitose. Come già riportato in questo articolo (leggi qui) la fase adolescenziale viene definita come ‘periodo della vita rischioso’ in quanto è caratterizzata da forti cambiamenti, sanciti dal passaggio dall’età dell’infanzia al momento di vita attuale, cambiamenti che possono condurre lə ragazzə ad una forte confusione e destabilizzazione emotiva (leggi qui).

Rischio e pericolo sono due parole che messe nello stesso contesto semantico possono “andare a braccetto”, tuttavia è importante specificare che ci sono diversi livelli di ‘condotte rischiose’ che potrebbero essere attuate ma che tuttavia non è ‘matematico’ che ciò avvenga, di conseguenza non bisogna affrettarsi a concludere con la riflessione che lз adolescentз mettono a rischio la loro vita con comportamenti incongrui 9 volte su 10.

È inoltre importante tener presente che spesse volte le situazioni di pericolo in cui lз ragazzз ‘si infilano’ possono nascondere una ricerca di sensazioni intense e di eccitamento; difatti per individuare la ricerca di queste sensazioni nella condotta adolescenziale, non è necessario arrivare forzatamente a condotte come assunzione di droghe o di alcol ma basti pensare allo svolgimento di alcuni sport molto amati tra i ragazzi la cui pratica può provocare forti scariche adrenaliniche, e ciò quindi non è traducibile automaticamente con il ‘mettersi in pericolo’.

Ciononostante, per far tirare un sospiro di sollievo a voi genitori che state leggendo questo articolo, spero non con troppa apprensione, bisogna tener presente che alcuni comportamenti ‘rischiosi’ attuati dallз giovanз, possono essere definiti ‘fisiologici’ ponendoci in un’ottica evolutiva; per essere più chiara, in alcune circostanze tali condotte vengono utilizzate dai soggetti per soddisfare dei bisogni evolutivi.

Invero non di rado può accadere che alcuni comportamenti (rischiosi o non) che risultano difficilmente interpretabili da genitori, insegnanti ecc. possono nascondere da parte dell’adolescente, una richiesta di attenzione dell’ambiente che lə circonda; altresì spesso in quest’età i comportamenti etero-diretti (violenti, aggressivi o apatici), possono essere in realtà un modo per esprimere problematiche e conflitti interni.

Di conseguenza bisogna tener presente che in ogni caso ciascun individuo porta con sé la sua storia inerente tutti i contesti di crescita, dalla famiglia alla scuola e allo sport e via discorrendo, per questo motivo al fine di comprendere meglio i comportamenti messi in atto, è importante prendere in considerazione tutti i fattori legati all’intero processo di crescita.

Ciononostante, come in tutte le cose, esistono sempre aspetti propositivi che possono far ben sperare….e ciò vale anche per questa fase di vita di cui, noi appassionati del campo, siamo soliti parlarne con gli occhi che brillano. Anche durante l’adolescenza difatti vi sono alcuni fattori di ‘protezione’; tra questi sono presenti le risorse personali del soggetto, le cure materne e paterne, la presenza di adulti significativi e una buona rete sociale di supporto.

 

Essendo arrivati alla fine di questo articolo…. chiedo a voi carз lettorз, più o meno grandi, cosa ne pensate di ciò che avete letto? Vi lascio ai vostri commenti.

 

Dott.ssa Emma Carrano.

Bibliografia

 

  • Cerutti, R., Carbone, P., Poli, R. (2004). Adolescenza e disagio, Roma: Kappa.

  • Bell, N. J., Bell, R. W. (1993). Adolescent risk taking, Londra: Sage.

  • Sabatini, R. (2000). Malessere giovanile e sistema formativo, Roma: Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Sociali, CSR.

  • Novelletto, A., Biondo, D., Monniello, G. (2000). L’adolescente violento, Milano: Angeli.

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Condotte devianti durante l’Adolescenza

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L’Adolescenza tra i banchi di scuola.